Musica

Palchi d'Europa per la musica emergente

Palchi d'Europa per la musica emergente

Si parla sempre di differenze europee, politiche, sociali e di intenti, ma l'Europa non e' solo quella dei grandi, e' anche quella di chi dal basso strepita e crea un fermento culturale e musicale univoco e vicino, ognuno con la sua lingua, ognuno con il suo genere, ognuno con il suo stile. In questa ricchezza di diversita' si introduce il network al quale sta dando vita il Tour Music Fest -festival itinerante con giuria presieduta da Mogol- che quest'anno dopo il Landes Musique Amplifiees francese, si unisce anche al Festour spagnolo e al Westmill Festival londinese, accogliendo in Italia i migliori artisti emergenti da tutta Europa e portando all'estero le migliori proposte nostrane. Oltre ai big, un continente che suona e cerca un'unione a partire dalle nuove sonorita'. Cosi' il festival italiano che e' diventato l'evento dell'anno della musica emergente del bel paese si apre sempre piu' e si conferma di nuovo importante momento di incontro per artisti, critica, stampa, addetti ai lavori e semplici curiosi. Se già Eleonora Giudizi, in arte “Il Giudizio di Eleonora”, vincitrice della prima edizione, si esibirà al Landes Musique Amplifiee francese per il TMF, con il Westmill Farm Music Festival britannico e il Festour spagnolo, gli artisti 2009 ne vedranno delle belle… Il fermento musicale in Europa e' grande, e' tanta la voglia di suonare e la voglia di confrontarsi con artisti provenienti da tutto il vecchio continente. Ognuno con la sua musica, ognuno con la sua cultura e la sua lingua per dar vita a uno scambio vivo e incontrare un pubblico pronto ad accogliere le nuove proposte. E allora il Tour Music Fest nel 2009 si confronta, dopo LMA francese, con altri due festival vicini negli intenti e nella volonta': il Festour che coinvolge l'intera penisola spagnola in un progetto itinerante dedicato alla musica emergente –e che in passato ha ospitato Ska-p e Bandabassotti- e il Westmill Farm Music Festival che ospita da anni le migliori proposte emergenti in una due giorni dedicata interamente alla musica, con tre palchi e sonorita’ rock, pop, indie, ska, punk, jazz… Il Tour Music Fest insomma, non trascura nessuno e si apre ancora una volta a tutti i generi legandosi a festival internazionali che in passato hanno avuto come protagonisti ska, rock, folk ma anche la migliore musica britannica all’insegna del Reggae e del pop. "Il piano di riferimento internazionale è basato sulla qualità" ci spiega Mogol, " la qualità dipende dall’interpretazione, dall’arrangiamento…sono tanti i fattori che attraggono in un prodotto musicale, perché ovviamente si parla di arte. Il disco attrae perché è un’opera artistica in tutta la sua complessità. La musica è arte ed è l’espressione più importante della cultura popolare oggi.Per questo è bello anche essere dei dilettanti ma se si ambisce ad andare oltre bisogna impegnarsi. Artista, infatti, non vuole dire fare musica di marketing, non vuol dire copiare qualcuno o impastare qualcosa che stia: artista vuol dire cercare innanzitutto di assorbire la qualità, ascoltando il meglio della produzione nazionale e mondiale. Attraverso l’ascolto, l’approfondimento, l’analisi…poi il proprio DNA farà il resto, dirà la sua, si esprimerà nel suo modo per la cultura che ha ricevuto".